Carlo chiede: Diabete tipo 2
Buongiorno
Dr.Senette, volevo chiedere cosa ne pensa del mio caso, sono alto 175 cm e peso
70 kg, credo di mangiare bene, eppure qualche settimana fa' mi è stato diagnosticato il diabete di
tipo 2 con valori di glicemia a digiuno di 147 mg/dl e un emoglobina glicata di 7,8. Le scrivo
perché al centro diabetologico non mi
hanno dato nessuna indicazione circa la dieta da seguire, e anzi quando ho
chiesto se a riguardo mi dovessi attenere a qualche prescrizione mi è stato
detto che l' alimentazione nella mia patologia non c'entra niente.
Prendo
quindi regolarmente i farmaci che mi hanno prescritto Glucophage 500 mh tre
volte al di, ma non ho visto nessun miglioramento dei miei valori.
Ho
paura che se questi non migliorino mi verrà prescritta l' insulina come mi
hanno anticipato le infermiere del centro.
La
ringrazio in anticipo per i consigli che mi vorrà dare.
Carlo
dott Senette risponde:
Gentile
Carlo, il diabete è sicuramente tra gli argomenti più seguiti, per cui la sua
esperienza potra' senz' altro giovare anche a qualcun' altro. Ci sono purtroppo
ad oggi circa 300/400 milioni di malati nel mondo ed è previsto che
possano arrivare a mezzo miliardo nel giro dei prossimi 10 anni. Il diabete-2 ,
rappresenta da solo piu' del 91% dei casi di diabete nel mondo ed è legato
principalmente a cattivi stili di vita e di alimentazione.
Voglio
da subito tranquillizzarla, confermandole invece la possibilita' di remissione della sua
malattia con la sola correzione della dieta.. Attraverso la dieta è infatti possibile una remissione totale della sua
patologia, ma questo spesso non è facile
a causa delle informazioni fuorvianti ed erronee che spesso il paziente
riceve nei vari centri diabetologici
Quanto
riferito da lei sembra ormai essere diventata una prassi comune che
porta inevitabilmente i pazienti a vivere nell' aspettativa di pillole
magiche che li aiutino a risolvere una patologia che invece è essenzialmente
metabolica.
Esistono
d' altronde, e non so se questo è il suo
caso, delle situazioni nelle quali la genetica gioca nell' insorgenza del
diabete un ruolo centrale, ma questa non puo' e non deve mai essere un' alibi
per condannarsi a vivere una vita da malato.La predisposizione
familiare-genetica si può comunque contrastare svolgendo un ' adeguata attività fisica, e scegliendo
un'alimentazione adeguata.
Per
quanto riguarda lo spauracchio dell' insulina che, premetto è un ottimo farmaco
salva vita, nel suo caso non porterebbe a nessun tipo di miglioramento nell'
evoluzione della sua patologia infatti
la stragrande maggioranza dei diabetici ha un pancreas iperattivo che
produce paradossalmente il doppio e il triplo di insulina delle persone non
diabetiche!!
Lascio
a lei trarre le conclusioni