Gianluca chiede: pancia gonfia e dolorante
Gentile
dottor Senette, volevo esporle la mia situazione che ormai mi trascino da un
paio d’ anni. Subito dopo ogni pasto, a prescindere dal tipo di alimento,
avverto un fortissimo gonfiore addominale, al quale spesso e volentieri si
stanno aggiungendo soprattutto nell’ ultimo periodo dei veri propri dolorosi
crampi addominali. Ad oggi su consiglio del mio medico di famiglia ho fatto
consulenza gastroenterologica e successivamente colonscopia ma senza che sia
stato riscontrato alcunché’ di patologico. Il mio medico mi ha quindi parlato
di colon irritabile e mi ha liquidato con uno/due spasmex al bisogno. È quindi
normale che io debba convivere con questa situazione o esiste un’altra strada
percorribile, ad esempio una dieta specifica per sistemare il mio colon
irritabile? Se le puo’ essere d’ aiuto le scrivo inoltre che da quando sono
iniziati questi problemi ho inoltre notato che sono piu’ esposto a tutti i
malanni di stagione, cosa che prima non mi succedeva. Fiducioso in una sua
risposta, la ringrazio anticipatamente
Dr. Senette risponde:
Ciao Gianluca, la Sindrome del Colon Irritabile o Colite
spastica, è una patologia che interessa l’ultimo
tratto dell’intestino, detto colon. Viene
comunemente chiamata colite, termine generico per indicare una infiammazione
del colon. Siamo di fronte al tipo di colite più diffusa ed in fortissimo
aumento, quindi non so per quanto ti possa confortare sei sicuramente in buona
compagnia!
Pensa che i malati di colite sono pressoché raddoppiati
rispetto a 15 anni fa. Primo consiglio ti invito ad andare sul mio blog e
digitare come motore di ricerca parole tipo colon, colite, intestino, dolori
addominali, stomaco, digestione e simili per ottenere diverse mie risposte sull’ argomento.
In genere questo disturbo affligge le persone
particolarmente sensibili, ed è acuito da una forte componente nervosa,
psicosomatica. Stress e l’ansia,
infatti, favoriscono tutte le alterazioni funzionali dell’apparato digerente,
come ad esempio la gastrite nervosa.
All’origine
della colite ci possono essere anche cause di tipo organico, come ad esempio un’intolleranza alimentare trascurata, come quella al
lattosio o al glutine, ma sicuro comune denominatore delle persone che soffrono
di questa patologia è un’alimentazione scorretta!
Un dei primi consigli che ti posso dare è quello
di fare più mini-pasti al giorno piuttosto che pochi pasti abbondanti. Mangiare
in modo leggero, masticare a lungo e bene ogni boccone e bere adeguata acqua,
(meglio se con basso residuo fisso <80mg/l lontano dai pasti). Evitare, poi,
tutti i cibi precotti o conservati inclusi gli insaccati e lo scatolame, i
fritti, i grassi saturi, gli zuccheri raffinati, così come gli edulcoranti
artificiali non può che giovare al tuo intestino. Bandire anche bibite gassate
e bevande alcoliche, e limitare al minimo anche quelle eccitanti come il caffè e
le cole. Sono sicuramente cibi amici, (a patto di consumarli con criterio di
tempi e dosi) i cereali, meglio se integrali, frutta e verdura, e qualche
yogurt al naturale.
Per quanto riguarda la tua osservazione
riguardo la correlazione colite/malanni di stagione è tutt’altro che
insignificante!!
L’intestino
ha il fondamentale ruolo di collegare l’interno
del nostro organismo con l’esterno e
tutto ciò che ingeriamo passa attraverso di esso prima di essere assimilato o
espulso: cibo, bevande, aria ecc. Ma l’aspetto
che più caratterizza l’importanza dell’ intestino è quel suo ruolo di secondo
cervello che ormai da tanto tempo gli studi scientifici gli hanno attribuito.
Nell’intestino
si trova infatti quella che comunemente viene chiamata flora batterica,
ovvero un insieme di microrganismi che svolgono numerose funzioni
indispensabili per il nostro corpo. In condizioni normali questi
microrganismi mantengono l’equilibrio
batterico all’interno di tutto l’organismo, alimentando il sistema immunitario e
rafforzandolo.
Quando si ingeriscono
alimenti che contengono bacilli già presenti nell’organismo, l’intestino
ne consente il tacito ingresso riconoscendo in essi una struttura “familiare”. Nel momento
in cui veniamo a contatto con germi (virus, batteri, funghi, ecc.), che non
sono già presenti naturalmente nel nostro corpo, allora l’intestino
interviene per eliminarli, attivando quindi una risposta immunitaria.
Intorno all’intestino
ci sono dunque delle vere e proprie barriere di protezione che da un lato
impediscono ai microrganismi di muoversi verso altri organi, creando potenziali
condizioni patologiche e, dall’altro,
consentono l’integrazione di quelli già presenti
nella flora residente (microbiota) con quelli provenienti dall’esterno,
limitandone gli squilibri. Come puoi ben dedurre Gianluca se cadono le mura
crolla anche il castello!
Spero di essersi stato d’
aiuto ed in caso intraprendere un percorso nutrizionale mirato per il tuo colon
irritabile ti invito a prenotare un appuntamento tramite la sezione apposita
del mio sito.