La dieta può influire sul reflusso gastroesofageo?
Pubblicato da Dr. Pietro Senette in Articoli · Martedì 07 Giu 2022 · 1:00
Oltre il 20% degli italiani soffre di reflusso gastrico e tra le cause principali si annovera senza dubbio lo stile alimentare inadeguato. Una persona ogni giorno mangia in media almeno due-tre kg di cibo, ma molto spesso senza rendersene conto. Qualsiasi pietanza, solida, liquida, fredda, calda, cruda o cotta, con consistenza diversa finisce nello stomaco riempiendolo alla stregua di un secchio. In sintesi, le scelte alimentari possono esasperare il tempo di permanenza degli alimenti nella cavità gastrica causando il reflusso gastro-esofageo. In questo disturbo spesso non c’è infatti un aumento dell’acidità gastrica, ma i dolori e il “bruciore” dopo il pasto esprimono esclusivamente il passaggio dei succhi gastrici nell’esofago, organo non strutturato per arginare gli effetti dell’acido gastrico. La chiave di volta è unicamente la scelta di una dieta appropriata, garante di tempi digestivi brevi e di principi attivi specifici favorenti la riparazione della mucosa esofagea.
Pietro Senette, nutrizionista e ricercatore
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