Sebastiano chiede: metabolismo lento e difficoltà a dimagrire

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Sebastiano chiede: metabolismo lento e difficoltà a dimagrire

Pubblicato da Sebastiano in Forum · 21 Marzo 2016
Tags: metabolismo lentodieta
Gentile Dr.Senette, le scrivo per chiederle se esiste una soluzione alla mia situazione.
Ho 45 anni, sono alto 170 cm e peso 112 kg.
Nonostante svolga attivita’ fisica intensa tutti giorni, dopo svariate diete tutte accompagnate alla costante esperienza di dietologi e nutrizionisti a Milano, mi ritrovo perennemente al punto di partenza, tanto che l’ ultimo nutrizionista che mi segue mi ha parlato di blocco metabolico.
Sono alla disperazione e non mi voglio rassegnare al mio stato di obesità e nonostante questa sentenza vorrei fare un ultimo tentativo, lei cosa ne pensa?
Le invio il referto dell’analisi impedenziometrica e quello dell’ analisi calorimetrica che ha portato alla definitiva sentenza di blocco metabolico.
In attesa di un suo riscontro la ringrazio e le porgo i miei piu’ cari saluti,  oltre che i complimenti per il lavoro che svolge attraverso il suo blog.

Dr. Senette risponde:

Caro Sebastiano, la nostra composizione corporea è  determinata da oltre 300 fattori mentre le diete piu’ comuni si concentrano di solito solo su 2-3: carico glicemico, insulinemia,  apporto glucidico,  lipidico e proteico.
Purtroppo  tutti questi, per quanto importanti che siano, sono solo dei co-fattori. Quando decidiamo di tagliare l’ apporto energetico,  alcuni elementi del nostro metabolismo  corporeo con effetto anti-dimagramento si attivano e si oppongono. E’ fisiologico, il nostro corpo  funziona in questo modo al dine di consentirci di preservare la nostra vita e la nostra salute. In due parole,  dimagrire non è fisiologicamente un’ esigenza e tantomeno una priorità. Se cosi non fosse ci saremmo giа estinti alla prima carestia!
Ora venendo alle sue analisi le voglio evidenziare due cose di vitale importanza onde evitare conclusioni affrettate se non addirittura inverosimili.
La prima riguarda l’ analisi impedenziometrica pur avendo tanti pregi quali l’ essere non invasiva, economica e veloce, resta comunque un’analisi indiretta della composizione corporea estremamente dipendente dalla quantità  d’ acqua presente in quel corpo.
Il problema di fondo è che trasmettendo una corrente elettrica attraverso il corpo, la quantità in esso contenuta puo’ modificare drasticamente il risultato.
La seconda riguarda l’ analisi calorimetrica che pur essendo un’ ottima metodica , nel suo caso ci restituisce esclusivamente il suo metabolismo basale ossia  la quantità di energia impiegata in condizioni di neutralità termica, dal suo corpo  sveglio, ma in uno stato di totale rilassamento fisico e psichico, a digiuno da almeno 12 ore. In altre parole, il metabolismo basale è il minimo dispendio energetico necessario a mantenere le funzioni vitali e lo stato di veglia.
Nel suo caso specifico sarebbe invece sicuramente piu’ interessante valutare il proprio dispendio energetico visto che riferisce un’ intensa attivita’ fisica giornaliera.
Molto spesso succede infatti che sovrastimiamo il nostro dispendio energetico durante l’ attivita’ fisica e sottostimiamo invece l’ introito calorico di quanto mangiamo, finendo per far prevalere il secondo sul primo.
Tante altre volte banalmente il  corpo non depura e non smaltisce le tossine con la dovuta rapidità e questo determina un metabolismo impigrito e rallentato.
In quest’ ultimo caso il mero conto calorico c’entra ben poco e la fanno da padroni strategie detossificanti che permettono di rimettere in funzione i nostri organi emuntori fegato reni pelle etc garantendo una ripresa della quale beneficiera’ non solo il suo peso ma tutto il suo corpo in termini di salute.
Nella speranza di averle fornito sufficienti spunti di riflessione da condividere  con il suo dietologo/nutrizionista a Milano le porgo i miei piu’ cordiali saluti.


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