Tommaso chiede: sindrome di Meniere
Buongiorno
dott. Senette, circa 3 anni fa mi è stata diagnosticata la sindrome di meniere,
ma nonostante segua tutte le indicazioni che mi sono state fornite dal mio
medico non ho avuto nessun miglioramento, anzi la situazione sembra peggiorare
di mese in mese. ormai mi stavo rassegnando a convivere con questa patologia,
quando ho incontrato una sua paziente che mi ha raccontato di essere guarita
con una dieta specifica dal mio stesso problema.
è veramente
possibile migliorare o addirittura arrestare la sindrome di meniere con una
dieta specifica?
Dr. Senette
risponde:
Caro Tommaso, la speranza è
sempre l’ultima a morire! disperarsi vuol dire concentrarsi sul problema e non
certo sulla soluzione!
l’orecchio, come tutti gli organi del corpo
umano ha una straordinaria complessità e precisione che meritano rispetto e
delicatezza. esso infatti svolge non solo la funzione uditiva, ma è anche un
componente basilare dell’apparato di equilibrio dell’organismo che si avvale in
tutto questo di un complesso meccanismo elettro-meccanico riservato alla
percezione dei suoni, e di alcuni sensori capaci di captare in continuazione il
movimento del nostro corpo.
Il nostro corpo, sia da fermo che in
movimento, è sottoposto a forze come l’accelerazione di gravità che sono
rilevate da sensori direzionali i quali innescano dei meccanismi di adeguamento
della postura e dei movimenti della testa e degli occhi. le cellule ciliate del
sacculo e dell’otriculo, protette da una massa gelatinosa, sono raggruppate in
aree ben delimitate chiamate macule, dotate sulla sommità di microscopici
granelli chiamati otoliti. quando ci muoviamo nello spazio, lungo una
traiettoria lineare, questi granellini modificano il loro peso schiacciando o
allungando le ciglia sulle quali sono poggiati. dato che le ciglia dei sensori
sono orientate nelle tre direzioni dello spazio, il sistema permette al nostro
cervello di comprendere la direzione. senza dilungarmi ulteriormente sui
complessi meccanismi fisiologici che riguardano il nostro apparato
uditivo-vestibolare, le voglio giusto palesare che una funzione molto
importante in tutto il meccanismo uditivo e vestibolare è svolta dai liquidi
dell’orecchio interno.
Il labirinto dell’osso temporale è colmo di un
liquido chiamato perilinfa, e all’interno del canale osseo si trova una guaina
che ne riproduce la forma e che è piena di endolinfa.
È appunto la vibrazione di questo liquido che
produce l’effetto stimolatorio sui sensori acustici e vestibolari. Capirà’
quindi quanto sia importante il corretto stato di salute dei liquidi,
oltre che delle cellule ciliate. Con svariate ricerche si è stabilito con
chiarezza che il meccanismo che causa i sintomi tipici della sindrome di
meniere è proprio l’alterazione dei liquidi labirintici. Endolinfa, e forse
anche perilinfa, nei pazienti affetti dalla malattia hanno tendenza ad
accumularsi all’interno del labirinto. dato che questo ha delle pareti ossee e
non estensibili, un aumento del contenuto provoca un incremento della
pressione. le cellule ciliate dei sensori uditivi e dell’equilibrio, che vivono
immerse nell’endolinfa, ne risultano schiacciate. il loro funzionamento risulta
compromesso e questo provoca la vertigine, l’instabilità, l’ipoacusia e
l’acufene.
considerando che ciò che mangiamo oggi saranno
i prossimi “mattoni” che il nostro corpo utilizzerà per costruire ex novo o
rimpiazzare strutture corporee obsolete o mal funzionanti, le verrà sicuramente
facile capire quanto il suo stile di vita sia l’ unica via di successo per
risolvere la sindrome di meniere.
Le consiglio vista la sua condizione di
partenza particolarmente critica di rivolgersi ad un dietologo/nutrizionista specialista
nella cura della sindrome di meniere con un animo positivo e speranzoso, vedrà
che i risultati non si faranno attendere.