Debora chiede: esofagite con reflusso, si può curare?

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Debora chiede: esofagite con reflusso, si può curare?

Pubblicato da Debora in Forum · 1 Luglio 2020
Tags: esofagitereflussocura
Salve, sono venuta a conoscenza del suo sito tramite una mia amica che è rimasta soddisfatta delle sue consulenze e mi ha consigliato di contattarLa.
 
Volevo però prima di prendere un appuntamento per una consulenza nutrizionale, essere certa che lei possa essermi d’ aiuto.
 
Sono anni che soffro di problemi allo stomaco, con dolori talmente forti da sentirmi schiacciare il petto. Ho eseguito infatti una serie di visite mediche per escludere altre patologie, e fortunatamente non ho problemi al cuore. Il mio medico curante mi ha fatto assumere Pantorc e Riopan e per un po’ è andata meglio. Ho poi sospeso queste medicine, anche perchéé il problema è rimasto inalterato.
 
Sento sempre un peso allo stomaco, ed il cibo bloccato sulla bocca dello stomaco. Ho fatto inoltre la gastroscopia già 3 volte e mi hanno sempre riscontrato esofagite con reflusso di classe A, iperemia 1/3 inferiore e giunzione esofago-cardiale incontinente. Discreta quantitàà di secrezione chiara sul fondo allo stomaco. Normali peristalsi, morfologia e mucosa. Alla manovra d’inversione si conferma incontinenza di cardias, normale il fondo. Piloro pervio. Normali bulbo e seconda porzione duodeno. Lei cosa ne pensa? Grazie per la cortese attenzione. Cordiali Saluti.
 
 
 
 
 
 
Dr. Senette risponde:
 
 
 
Cara Debora, Il reflusso gastroesofageo, che talvolta viene chiamato semplicemente reflusso gastrico, è un disturbo causato dalla temporanea risalita del contenuto dello stomaco nell’esofago. Reflusso significa in altre parole azione di risalita dei succhi gastrici oltre la valvola cardias posta tra stomaco ed esofago. Nel suo caso succede che il cardias non è abbastanza tonico e non svolge al meglio le sue funzioni. In genere si tratta di un malessere temporaneo, accompagnato e spesso confuso con gastrite, infiammazione e bruciore alla bocca dello stomaco. Non sono estranei a tutto questo problemi intestinali accessori, problemi epato-biliari, problemi pancreatici, duodeniti ed eventuali ulcere duodenali.
 
Ma veniamo al suo problema ricorrente:
 
le cause più frequenti di perdita tonicitàà del cardias sono l’ernia iatale, l’obesità, la gravidanza e il mangiare troppo veloce e senza adeguata masticazione. Ci possono poi essere indebolimenti aggiuntivi a causa della pressione di chiusura, in particolare rispetto all’aumento della pressione addominale (nei casi di sovrappeso ed obesità).
 
Ci sono delle verità assolute:
 
1.     la probabilitàà che il reflusso gastroesofageo si verifichi salgono con l’aumento del tempo di permanenza del cibo nello stomaco, in pratica il reflusso coincide con le digestioni lente e difficili.
 
2.     il fumo è un fattore di rischio da non sottovalutare, perchéé provoca l’alterazione del pH della saliva e contribuisce ad acuire l’acidità a livello di stomaco ed esofago.
 
3.     Ansia e stress possono acuire i sintomi del reflusso gastro esofageo.
 
 
Per prevenire o rimuovere questi problemi, ci sono alcune regole d’ oro da rispettare:
 
 
         Mangiare lentamente,
 
         Riposare e dormire al meglio,
 
         Mantenere la cena leggera e completarla 1-2 ore almeno prima di coricarsi.
 
         Optare sempre per pasti semplici, digeribili, sostenibili, adattati alle esigenze personalizzate
 
 
Sicuro di averle dato spunti interessanti per la messa a punto per il suo recupero funzionale, resto a disposizione nei miei ambulatori di dietologia e nutrizione, dei quali puoi trovare indirizzi e riferimenti nel mio sito o tramite il servizio tramite whatsapp che le permetterà di scrivermi direttamente in tempo reale al mio numero di cellulare.


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