Giampiero chiede: Dieta chetogenica

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Giampiero chiede: Dieta chetogenica

Pubblicato da Giampiero in Forum · 29 Marzo 2018
Tags: dieta chetogenicadietaDukanAtkins
Buongiorno Dr. Senette, sono un ragazzo di  di 38 anni, obeso da oramai 15 anni.,
Dopo varie diete stile mediterraneo risultate tutte fallimentari, mi vorrei approcciare alla dieta chetogenica ma ho molta paura poiché i dottori che mi hanno seguito finora mi hanno sempre sconsigliato.
Ho sentito in tv  che lei è un esperto anche di questa metodo e vorrei chiederle se cortesemente mi spiega come funziona, pregi e difetti.
La ringrazio per il tempo che mi vorrà dedicare.
Giampiero

dr. Senette risponde:

Carissimo Giampiero, se c’è una dieta la cui natura  è spesso fraintesa, male interpretata,e spesso perseguitata  quella è la dieta chetogenica, per cui ti rispondo con molto piacere. Esaltata da alcuni come mezzo efficacissimo per il dimagrimento, demonizzata da altri per i supposti – e spesso esagerati- rischi che gli si ascrivono, è in realtà un approccio dietologico molto importante sia nel dimagrimento ma anche nella cura e spesso remissione di talune patologie.
La premessa di base  su cui si basa la dieta chetogenica è la capacità del nostro organismo di utilizzare con grande efficacia le riserve lipidiche quando la disponibilità di carboidrati sia notevolmente ridotta, in sostanza la capacità del nostro corpo di funzionare come una macchina bi-fuel. La dieta chetogenica deve il suo nome ai corpi chetonici, cioè i derivati dall' ossidazione dei grassi, in sostanza l' altro carburante.
I meccanismo fisiologici attivati in questa situazione riducono l’eventuale uso di proteine a scopo energetico, proteggendo la massa magra e riducendo in maniera notevole la sensazione di fame. Quest' ultimo meccanismo "anoressizzante", è in larga parte dovuto ad uno dei corpi chetoni principali, il beta-idrossi butirrato.
In campo clinico il primo uso documentato di dieta chetogenica per trattare specifiche patologie risale agli anni 20 del secolo scorso, quando fu sperimentata con grande successo nel  controllo degli attacchi in pazienti pediatrici affetti da epilessia non trattabile con i farmaci allora disponibili. Un utilizzo tornato alla ribalta negli anni 90 e da allora sempre più diffuso. Dagli anni 60 e 70, con l’aumentare costante di soggetti sovrappeso e obesi,  gli studi sull’utilizzo di una dieta a basso contenuto calorico che potesse portare ad una rapida e significativa riduzione del peso senza intaccare la massa magra si sono invece susseguiti. Nacquero i vari protocolli di PSMF (Protein Sparing Modified Fast), diete caratterizzate da un apporto proteico ridotto con quasi totale assenza di carboidrati e un misurato apporto di proteine volto a ridurre al minimo la perdita di preziosa massa muscolare.  La diffusione della dieta chetogenica è stata purtroppo storicamente accostata alla comparsa sul mercato delle diete low-carb fai-da-te, come la vecchia dieta Atkins e la piu' recente Dukan, entrambe  caricature grottesche della dieta chetogenica.
Tutte queste ultime infatti sono  basate su improbabili e fantasiose interpretazioni della fisiologia umana, giustamente criticata dall’intera comunità scientifica. In ultimo l’affermarsi della "Dieta Paleo" ha riportato in auge regimi alimentari a ridotto contenuto di carboidrati in grado di generare chetosi. Anche qui solide base scientifiche si intrecciano a pericolosi concetti biologici mal orecchiati che molte volte hanno generato soluzioni grottesche dove ogni carboidrato è demonizzato e considerato alla stregua di un veleno, mentre si consiglia il consumo smodato di bacon, alimento che notoriamente abbondava nel paleolitico!!!
Negli ultimi anni si è visto un rinnovato interesse della comunità scientifica nei confronti di questo regime alimentare, con l’avvio di promettenti filoni di indagine sull’utilizzo della dieta chetogenica oltre che per il trattamento dell’obesità ad esempio in neurologia contro le emicranie, piuttosto che l' alzheimer e addirittura nei tumori in oncologia.
Al netto di quanto le scrivo caro Giampiero, la dieta chetogenica rappresenta uno strumento eccezionale sia in campo metabolico che patologico, ma altrettanto delicato da manovrare.
Non le nascondo che i pazienti che provengono da diversi insuccessi con le normali diete ipocaloriche anche stile mediterraneo, possono risultare candidati ideali per diete chetogeniche come le vlcd, diete di cui trova nel mio sito spiegazione esauriente,a patto che siano prescritte da professionisti con ragguardevole esperienza in tal senso.
In sostanza gli effetti avversi della dieta chetogenica sono spesso improbabili certezze del professionista che la prescrive o probabili manchevolezze del paziente che la segue.Una dieta chetogenica ben pianificata risulta fruttifera e ben tollerata nella stragrande maggioranza dei soggetti
Saluti,
dr. Pietro Senette


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