Piera chiede: Rettocolite ulcerosa
Buongiorno dott. Senette, mi rivolgo a lei come nutrizionista esperto di rettocolite ulcerosa del quale sono affetto ormai da 10 anni. Dopo svariate cure a base di mesalazina, farmaco biologico e diete precompilate somministratemi in ospedale ho maturato la volonta’ di affrontare una volta per tutte la malattia con un approccio logico ed olistico.
Potrebbe darmi qualche informazione in più sul suo approccio e sulla sua idea riguardo la rettocolite ulcerosa.
P.s. so che è molto impegnato e che ha aiutato tanti pazienti ad a guarire da questa malattia per cui se non mi risponde verro ‘ a trovarla comunque in uno dei suoi studi.
Dr. Senette risponde:
Buongiorno Piera, pur avendo scritto tante altre volte sull’ argomento, cerchero’ di risponderti nella maniera piu’ esauriente possibile vista la tua incipiente voglia di uscire da questo inutile vortice farmacologico. La rettocolite ulcerosa o RCU, detta anche colite ulcerosa, è una patologia infiammatoria a carico dell’intestino che sfocia in alterazioni/ulcerazioni delle pareti intestinali. Ogni volta che una infiammazione, in qualsiasi parte del corpo, viene trascurata essa tende a cronicizzare.
In particolare la mucosa intestinale, scarnifica oggi e scarnifica domani, a un certo punto si rompe lasciando spazio a processi riparativi come succede ad esempio nella formazione dei tumori benigni riparativi, che si sviluppano spesso come fase evolutiva dell’ulcerazione.
In sostanza il corpo nella tendenza a riparare i danni da noi provocati attraverso uno stile di vita errata, a volte(quando i danni risultano molto importanti) crea dei danni ancora piu’ invalidanti verso la funzionalita’ di quel determinato organo. La rettocolite ulcerosa o RCU colpisce quindi le mucose del colon e del retto, cioè il rivestimento più interno della parete intestinale, con sintomi che si intensificano progressivamente.
L’intestino tenue non è invece inizialmente coinvolto in questa patologia.
La RCU puo’ essere definita una malattia cronica caratterizzata da fasi di attività alternate a fasi di
remissione. Molte persone si illudono pertanto transitoriamente di stare meglio e attribuiscono il loro
momentaneo benessere a chissa’ quale cibo o farmaco miracoloso assunto in quel periodo. Di seguito alcune tra le complicazioni derivanti da colite ulcerosa:
- Grave sanguinamento
- Grave disidratazione
- Perforazione del colon
- Osteoporosi
- Infiammazione di pelle (eritema nodoso, ipoderma gangrenoso), occhi (irite, episclerite, uveite) e articolazioni (spondilite anchilosante, sacro-ileite, artrite enteropatica)
- Problemi epatici (colelitiasi, colangite sclerosante, steatosi)
- Problemi renali (calcoli renali, amiloidosi)
- Rigonfiamento del colon (megacolon)
- Rischio di tumore al colon
- Problemi circolatori
Per quanto riguarda le terapie e le cure tradizionali esse prevedono ovviamente l’utilizzo di farmaci o nei casi
terminali ricorso alla chirurgia con la quale si sconfigge la rettocolite ulcerosa rimuovendo semplicemente tutto il colon e tutto il retto (proctocolectomia)!!
I farmaci utilizzati comprendono:
- Antinfiammatori (FANS) come la sulfasalazina, mesalazina, balsalazide e olsalazina, e corticosteroidi come il prednisone e l’idrocortisone nei casi più gravi.
- Farmaci immunosoppressori o definiti erroneamente “biologici”( come infliximab, adalimumab, golimumab e vedolizumab etc etc)
- Farmaci da banco tra cui antibiotici, anti-diarroici, antidolorifici.
- Integratori sintetici di ferro.
Detto questo veniamo al metodo di cura della rettocolite ulcerosa Dr. Senette che posso per semplicita' schematizzare in alcuni punti centrali:
È inutile affrontare la rettocolite ulcerosa concentrando ogni nostra attenzione solo sull’aspetto sintomatologico e finale del problema, il mio approccio va oltre e punta alla patologia a monte, ossia la cura dell’ intero apparato digerente. La ricerca della salute va orientata alla persona e non alla malattia, alla causa e non al sintomo, al sistema e non all'organo, al riequilibrio invece che alla cura, stimolando il naturale processo di autoguarigione del corpo.
Un corpo che non funziona bene è essenzialmente un corpo intossicato. Alcuni segnali che ci invia il nostro corpo per farci capire che è intossicato possono essere i seguenti:
- Ci si sente privi di energia, si fa fatica ad arrivare svegli e lucidi alla fine della giornata
- l’intestino è irregolare e si soffre di stitichezza o diarrea
- si soffre di insonnia o si fatica ad addormentarsi
- si soffre di cellulite, stasi linfatica, vene varicose, capillari fragili, ragadi o emorroidi
- si soffre di allergie, problematiche della pelle, dermatiti, pruriti, acne e herpes
- si soffre di problematiche digestive, gonfiore dopo i pasti, meteorismo e sonnolenza specie dopo aver mangiato
- nelle donne il ciclo è irregolare, si soffre di sindrome premestruale o problematiche legate alla menopausa,
- si acquista peso o non si riesce a perderlo
- i capelli perdono lucentezza, si ha forfora e grasso a livello del cuoio capelluto e le unghie si spezzano
- facilmente
- si ha sinusite, mal di testa, emicranie ricorrenti e forti o acufeni
E’ da qui che bisogna partire: la parola d’ ordine è detossificare, fare una pulizia completa del nostro corpo.
Segue la disintossicazione e in alcuni casi l’ accompagna direttamente(dipende dallo stadio di partenza), una fase di costruzione (building come direbbero gli inglesi) in cui si vanno a riparare e ricostruire tutti i tessuti danneggiati
ancora a seguire la fase di stabilizzazione, mirata ad apprendere e perseguire uno stile di vita corretto conviviale ed in salute. In sostanza possiamo definire questa la fase di educazione alimentare durante la quale si apprendono i limiti di tollerabilita’ del nostro corpo. Cara Piera nella speranza di essere stato abbastanza esaustivo le auguro di risolvere quanto prima le sue problematiche e resto a disposizione nei miei studi o se preferisce tramite una consulenza on line.