DIETA CHETOGENICA

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Dieta chetogenica
La dieta chetogenica in generale  è una terapia dietetica caratterizzata da un basso di carboidrati a favore di una maggiore introduzione di grassi e proteine. Lobiettivo è quello di spingere il corpo ad entrare in uno stato di chetosi, cioè quello di  ottenere lenergia direttamente dal grasso. Ciò avviene con la produzione di chetoni(ottenuti dall’ ossidazione dei grassi) da cui il nome di dieta chetogenica. I chetoni sono fondamentali anche per il cosiddetto effetto antifame. Questi acidi infatti hanno leffetto di ridurre sia lappetito, mantenendo però uno stato di benessere ma anche di stimolo alla capacità di concentrazione e attenzione. È fondamentale differenziare l ambito nel quale vogliamo sfruttare gli effetti della dieta chetogenica poiché’ da questi derivano diete chetogeniche differenti. Non esiste dunque come per altre terapie una dieta chetogenica universale, ma essa va adattata al paziente e alla sua condizione fisiopatologica.
 
Per quanto riguarda il suo utilizzo nel dimagrimento, la dieta chetogenica deve essere ben pianificata al pari di come avviene per la cura di altre patologie, niente deve essere lasciato al caso, pena la perdita o il non raggiungimento dei benefici/traguardi preposti. In sintesi la dieta chetogenica rappresenta uno strumento eccezionale sia in campo metabolico che patologico, ma altrettanto delicato da manovrare, per cui esige l’assistenza di un nutrizionista- dietologo  esperto di dieta chetogenica. In primis è fondamentale sottolineare che la dieta chetogenica dimagrante non è una dieta iperproteica e/o iperlipica cioe’ mangia quanto vuoi basta che non consumi carboidrati ma deve essere per favorire il dimagramento assolutamente normo proteica. I glucidi non devono d’ altro canto sparire del tutto dalla dieta pena l’impossibilità  di avere clinicamente una chetosi controllata, altro fattore fondamentale per la salute del paziente.
Gli inquinanti, lo stress, la dieta scorretta, un uso improprio dei farmaci ed altri fattori ambientali possono causare cambiamenti persistenti negativi nell’espressione dei nostri cromosomi, mentre una corretta nutrizione, l’attività fisica regolare, una vita rilassante e cure adeguate favoriscono la salute.

Dosare i nutrienti in modo da ottenere l'effetto desiderato è un compito che spetta ad un bravo nutrizionista, che ricorrerà saggiamente ai principi della nutrizione funzionale. si rischia altrimenti di ottenere l'effetto contrario e sviluppare nuovi indesiderati disturbi.

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Il bilancio dei vari micronutrienti (proteine, carboidrati e lipidi) è fondamentale per ridurre la concentrazione di insulina (ormone anabolizzante) e l’ incremento del glucagone, ormone che favorisce la mobilizzazione dei lipidi dai depositi di accumulo. Una parte tutt’altro che secondaria è giocata poi da tutti i micronutrienti (ossia quelle sostanze essenziali per la salute del nostro corpo ma in piccolissime quantità).
Questi ultimi giocano un ruolo decisivo da un lato nel mantenimento del processo biochimico imputato a bruciare i grassi, dall’ altra nell’ eliminazione dei corpi chetogeni una volta esaurito il loro compito energetico, pena il loro accumulo nel corpo con conseguenze non di poco conto per i nostri organi emuntori(detossificanti). Lazione della dieta chetogenica, o meglio, il cheto-adattamento del corpo con la conseguente produzione di corpi chetonici, simulano inoltre le proprietà di estensione della vita pari a quelle del digiuno. La dieta chetogenica presenta dunque il cosiddetto effetto antiaging.
I livelli di β-idrossibutirrato(il corpo chetogeno responsabile dell’effetto anoressizzante) sono infatti elevati nella dieta chetogenica al pari di quelli nel digiuno.
I vantaggi immediati sono quindi il miglioramento del metabolismo del glucosio (anche diabete tipo 2), la riduzione dellinfiammazione, leliminazione delle cellule immunitarie disfunzionali o danneggiate e la riduzione del fattore di crescita IGF-1, che ricordiamo essere un potente fattore di crescita cellulare (sia per cellule sane sia per eventuali cellule neoplastiche) e coinvolto inoltre dellaccelerazione dell’invecchiamento.
Il corpo chetonico β-idrossibutirrato, oltre ad essere un substrato energetico per lorganismo, agisce come molecola di segnalazione, contribuendo alla protezione contro lo stress ossidativo diminuendo la produzione di specie reattive dellossigeno e aumentando lespressione degli antiossidanti. Aumenta quindi la resistenza endogena ai radicali liberi, anchessi causa di invecchiamento precoce di tutte le nostre cellule.
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