LINFEDEMA E LIPEDEMA

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Linfedema e lipedema
Il Linfedema è una condizione progressiva caratterizzata da continui cambiamenti della struttura dei tessuti connettivali superficiali, ipoderma e derma, determinati dall’incapacità del sistema linfatico di riassorbire completamente la linfa prodotta dalla continua ultrafiltrazione plasmatica.
 
Il lipedema colpisce prevalentemente le donne ed i pochi maschi interessati presentano bassi livelli di ormoni maschili. Clinicamente può essere descritta come unalterazione visibile e palpabile del tessuto sottocutaneo che può colpire solo gli arti inferiori, dalla linea della vita in giù, parzialmente o totalmente, oppure anche gli arti superiori ed il tronco. Sinteticamente si può affermare che Il linfedema è una patologia a carattere evolutivo, caratterizzata da un rallentamento o da un blocco della circolazione linfatica più frequentemente degli arti inferiori.
 
Si manifesta con un gonfiore localizzato all’ arto colpito che può insorgere allimprovviso e poi, eventualmente, scemare dopo il riposo notturno. Il carattere evolutivo della patologia comporta con il trascorrere del tempo, l’indurimento e l’ infiammazione della parte edematosa, provocando inizialmente fastidio, poi dolore e infine un vero e proprio deficit funzionale. Esistono diversi gradi di gravità del linfedema e la loro individuazione di basa essenzialmente sullentità e consistenza delledema, la velocita’ di progressione della malattia e le alterazioni cutanee correlate alla malattia.


Gli inquinanti, lo stress, la dieta scorretta, un uso improprio dei farmaci ed altri fattori ambientali possono causare cambiamenti persistenti negativi nell’espressione dei nostri cromosomi, mentre una corretta nutrizione, l’attività fisica regolare, una vita rilassante e cure adeguate favoriscono la salute.

Dosare i nutrienti in modo da ottenere l'effetto desiderato è un compito che spetta ad un bravo nutrizionista, che ricorrerà saggiamente ai principi della nutrizione funzionale. si rischia altrimenti di ottenere l'effetto contrario e sviluppare nuovi indesiderati disturbi.

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Possiamo avere essenzialmente due tipi di linfedema:
  • Il linfedema primario, causato da anomalie congenite a carico del sistema linfatico
  • Il linfedema secondario conseguenza di altre patologie (adenopatie, diabete, linfangite, cellulite batterica etc.) o derivare dalla rimozione chirurgica dei linfonodi (eseguita, per esempio, per asportare masse tumorali).
Il linfedema è sostanzialmente un malfunzionamento nel sistema linfatico che è una parte fondamentale del sistema immunitario e circolatorio. E’ proprio questo malfunzionamento che impedisce che il fluido linfatico si scarichi completamente determinando il gonfiore.
Quest’ ultima parola, definita tecnicamente “edema”, che deriva dal greco oedema o edema” e significa appunto gonfiore, vuol dire infiltrazione di liquido organico nei tessuti o aumento patologico del liquido interstiziale nei tessuti.
Questo tipo di accumulo di acqua stagnante e ricca di tossine, che dovrebbe essere prontamente eliminata rimane invece bloccata ed imprigionata da alcuni sali e da altri veleni che esplicano azioni infiammatorie. Il sistema linfatico provvede a rimuovere tutte le tossine che vengono da fonti esterne (cibo sbagliato, farmaci, integratori minerali e vitaminici e inquinamento ambientale), ed anche da endotossine che sono neutralizzate nei linfonodi e nel tessuto linfoide ma solo a patto di condurre un’alimentazione adeguata, viceversa tende a cronicizzare.
La prima grande regola nella lotta al linfedema è un’adeguata quantità di acqua, senza la quale la linfa non può scorrere liberamente nel sistema linfatico e tutto il meccanismo diventa pigro, rallenta, e finisce con il diventare intossicato. Di pari importanza diventa la rimozione del grasso delle gambe che avviene attraverso i capillari linfatici che, decorrendo negli arti inferiori, convergono nella cisterna chilifera posta nelladdome, da cui parte il dotto toracico, che, passando attraverso il torace, porta gli acidi grassi alla vena succlavia di sinistra e, attraverso questa, nel sangue venoso, per essere poi trasferiti alle cellule dellorganismo, dove saranno ossidati ed eliminati. È un percorso difficile e lungo, ma l’unico possibile per il benessere del corpo della persona affetta da linfedema.
La terza componente riguarda ancora i grassi, ma questa volta quegli i acidi grassi e trigliceridi alimentari provenienti dallintestino che finiscono anch’ essi per convergere nella cisterna chilifera disturbando il passaggio dei grassi già accumulati. Occorre quindi ridurre larrivo dei grassi alimentari dallintestino per favorire il percorso e la rimozione dei grassi provenienti dalle gambe.
Unalimentazione ricca di vegetali freschi, verdure crude e in misura minore cotte, un piccolo contributo in frutta secca (semi oleosi) sono gli ingredienti principali di una dieta antilinfedema. In ultima analisi e’ bene sottolineare che il sale da cucina e ogni alimento contenente livelli elevati di sodio andrebbe ridotto drasticamente parimenti alla riduzione di acidi grassi saturi alimentari contenuti soprattutto negli alimenti di origine animale.
In aggiunta a quanto detto per il linfedema, per il Lipedema occorre sottolineare l’influenza ormonale nell’ evoluzione della patologia. Bisogna quindi recuperare quell’ estrogeno-dominanza che da una parte blocca la deplezione stessa del grasso (ossia fa da ostruzione” alla liberazione di grasso dalle cellule adipose), dallaltra interferisce con alcuni ormoni che regolano lappetito e il dispendio energetico, aumentando la fame e diminuendo il metabolismo basale. Riassumendo possiamo dire che entrambi i percorsi di cura di Lipedema e Linfedema mostrano un comune denominatore, con l’aggiunta di una fase che possiamo per brevità definire di "aggiustamento ormonale” a favore del Lipedema.

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